Formazione e HR: il futuro è nelle nuove tecnologie

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Big Data, Internet of Things, cybersecurity, agile, social management, distance networking, ecc. Sono competenze sempre più ricercate.

Nei prossimi tempi il loro impatto sarà sempre più forte. Conseguentemente, produrranno effetti anche sulla Funzione Formazione. Steve Deenen ha così semplificato alcuni dei principali impatti a cui assisteremo.

HR formazione tech

L’effettoYouTube

La diffusa passione per la fruizione di video online ha pervaso anche il mondo della formazione. Bisogna però fare attenzione al fatto che i video siano non solo concisi, gradevoli ed attraenti (come la maggior parte dei video virali sui social) ma anche in grado di generare apprendimento.

Lo strumento è lo smartphone

Le abitudini sono cambiate: tutti noi cerchiamo di usare i nostri smartphone come strumenti multiuso. È quindi necessario accettare che i contenuti e le forme di relazione formative debbano essere gestibili - sempre - anche in forma mobile.

La “bellezza del cambiamento”

La costante necessità di promuovere questo effetto è data da una visione degli Executive che è ormai di chiara derivazione finanziaria.

Usare le informazioni

Data is a Game Changer. Viviamo in un mondo in cui la maggior parte delle interazioni online sono tracciabili, come anche accessi a gestionali e processi di acquisto e fornitura. Si tratta di universi informativi che devono essere riconosciuti come fonti fondamentali per una analisi formativa.

Se il mondo si trasforma, anche le competenze mutano

Le competenze formative di base restano le stesse ma il cambio tecnologico richiede l’introduzione di nuove competenze specialistiche. Non si tratta di inserire nei team di formazione un giovane esparto di social media. Sarebbe banale. Si tratta invece di riflettere su quali competenze tipiche della formazione devono accogliere nuove forme di interazione (dalla analisi alla progettazione).

La sponsorship è necessaria

Il coinvolgimento del C-level non è più una opzione, è divenuto un vincolo. Il coinvolgimento, sia in fase di emersione del bisogno, sia in fase di promozione delle iniziative deve prevedere il contributo attivo dei livelli direzionali.

La tecnologia è lo strumento, non lo scopo

La tecnologia nella formazione deve essere al servizio dell’apprendimento delle competenze di mestiere, non delle competenze per l’uso della tecnologia stessa.

Come potremmo allora procedere più concretamente? Si tratta di rispettare al meglio alcuni aspetti progettuali tipici della cultura formativa evoluta.

Ecco i principali:

  1. Ricordarci dello scopo della attività formativa. Formare ha lo scopo di produrre apprendimento e questo fenomeno deve essere correlato con le prospettive di business aziendali.
  2. La formazione è sempre stata progettata come una esperienza di apprendimento. Bene, continuiamo a farlo, ricordandoci di comprendere il significato e il senso dell’esperienza dalla prospettiva del fruitore.
  3. Predisporre la formazione richiede un approccio progettuale. Quindi si deve partire dalle prospettive aziendali strategiche, esplorare le informazioni disponibili e fare ipotesi di scenario operativo. Dobbiamo evitare di operare per routine.

Se desideri conoscere alcune concrete esperienze di gestione formativa ispirata a questi principi, unisciti a noi! Partecipa al nostro evento gratuito "Decoding the future: sharing the present".

Scritto da

Cegos

Dal 1926 il Gruppo Cegos è a fianco delle imprese, delle istituzioni, dei team e delle persone che forma, seleziona, supporta e aiuta a svilupparsi. Questo ha fatto di Cegos il leader della formazione manageriale, in Europa e nel mondo.
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