Feedback: lo strumento per migliorare l'impatto dell'apprendimento

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Chi si occupa di formazione (trainer, instructional design, learning manager, ecc.) si chiede costantemente come migliorare il proprio impatto sull’apprendimento. Negli ultimi anni ci si è concentrati spesso sul ridare valore all’esperienza complessiva vissuta dal discente.

feedback migliorare apprendimento

Da qui l’attenzione è tornata sulla learning experience, ben potenziabile attraverso tool digitali. La questione della “gradevolezza” ha ispirato molti a promuovere logiche di gamification, ben integrate con l’attenzione ad aumentare la usability degli strumenti digitali.

Ora si vede il ritorno alla questione della misura dell’apprendimento. Ciò si collega all’importanza della circolarità nel processo di stimolazione del partecipante.

Questo è il modello di base:

feedback formazione

Nella sua semplicità, questo schema ci ricorda quanto sia fondamentale dare al soggetto in apprendimento una prospettiva ed un senso.

L’enfasi di molti al microlearning e all’apprendimento liquido ha talvolta fatto dimenticare che apprendere competenze complesse richiede visione e impegno, abbinati a feedback costanti che aiutino a comprendere lo stato di progressione verso l’autonomia.

Ecco le attenzioni di base per rinforzare il processo:

Feed Up: chiarire l'obiettivo

Il primo componente di un sistema di feedbackefficace consiste nello stabilire uno scopo chiaro. Per i discenti è più agevole orientare il loro impegno quando raggiungono la chiara comprensione dell’obiettivo finale. Stabilire esplicitamente uno scopo aiuta anche i formatori a mantenere ben salda la direzione della conduzione delle attività, prevenendo digressioni improprie.

Feedback: dare valore all’impegno dei discenti

Dare un riscontro ai partecipanti è importante. Un buon sistema di feedback deve considerare come primario l’apprendimento, in subordine l’impegno e il gradimento. Il miglior feedback è quello che fornisce in maniera costruttiva informazioni sui progressi e sulle criticità. Idealmente, i formatori dovrebbero dare feedback in maniera progressiva, permettendo azioni di miglioramento continuo. Limitarsi a feedback di fine percorso limita di molto la loro reale efficacia.

Feed Forward: predisporre piani di azione 

Questo aspetto è molto citato ma spesso trascurato. In un efficace sistema di feedback, i formatori dovrebbero usare i dati derivati dalle valutazioni per predisporre piani di apprendimento futuri. Quando l’autonomia e la maturità dei partecipanti lo permette, sarebbe ideale procedere in maniera partecipativa, responsabilizzando il discente nelle scelte. Questo approccio richiede ai formatori un approccio flessibile e una gestione della pianificazione formativa che superi il vecchio concetto di “programma”. I formatori non possono  semplicemente  implementare  una serie prestabilita di attività ma devono declinarle in base alla reazione dei discenti.


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