6 trend della formazione post-pandemia

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La pandemia ha cambiato radicalmente il panorama digitale, con un impatto diretto sul modo in cui apprendiamo. Non sono stati solo i CEO e i CTO delle aziende a guidare la recente ondata di digitalizzazione… il Covid-19 ha senz'altro avuto la sua parte!

In questo articolo Patricia Santos e Jonathan Mohadeb di Cegos hanno identificato sei principali tendenze nel settore dell’apprendimento, sviluppate in seguito alle conseguenze della pandemia.

“Prevedere il futuro è come tirare i dadi: i risultati non si possono prevedere ma tutti possono essere plausibili”, afferma Jonathan Mohadeb, Head of International Projects di Cegos. 

Patricia Santos, Head of Corporate Offers & Digital Studio, aggiunge: “il modo in cui viviamo è cambiato, il modo in cui lavoriamo pure, così come il modo in cui impariamo”. Confrontandosi con clienti e partner, hanno identificato le principali tendenze nel settore della formazione emerse come conseguenza della pandemia. Come queste tendenze possono evolversi nel futuro dell'apprendimento globale?

1. Viaggi e spostamenti

Durante i vari lockdown, persone e aziende non hanno avuto molta altra scelta se non orientarsi verso la formazione online. In alcuni casi hanno frequentato lezioni sincrone in un ambiente virtuale, in altri casi hanno scelto corsi in e-learning asincroni.

Con il ritorno della formazione in presenza, prevediamo che la tendenza si sposterà verso uno stile di apprendimento "ibrido". Ciò si traduce in lezioni in cui alcune le persone partecipano face-to-face, mentre altre si uniscono virtualmente. Attualmente, una classe ibrida è difficile da gestire, ma i progressi tecnologici presto la renderanno molto più semplice.

Il vantaggio principale è che in tal modo i team di paesi diversi possono sperimentare la stessa formazione senza dover intraprendere lunghi viaggi. Inoltre, questa possibilità permette alle aziende di scegliere trainer esperti anche al di fuori dei loro paesi.

Come possiamo gestire con successo l'apprendimento ibrido utilizzando la tecnologia attualmente disponibile?

https://youtu.be/U_fojeZvRM8

2. Socializzazione

Una delle maggiori sfide che chi forma da remoto deve affrontare è il coinvolgimento dei partecipanti. Può sembrare difficile ottenere una vera interazione umana utilizzando solo strumenti digitali, però è possibile.

I formatori devono elaborare strategie per eliminare la "distanza", impiegando strumenti che consentano una maggiore connessione, come icebreakers ed energisers.

Gli eventi in presenza possono essere visti come un'opportunità per i team per riunirsi e socializzare, soprattutto se lavorano da remoto per la maggior parte del tempo. 

3. Accesso alla formazione

I professionisti si fanno sempre più carico del proprio apprendimento in modo responsabilizzato e autonomo. Pertanto, le aziende dovrebbero offrire diverse opportunità di apprendimento tra cui i dipendenti possano scegliere.

La chiave è rendere più facile per le persone trovare ciò di cui hanno bisogno, mentre i fornitori di formazione dovrebbero adattare i loro contenuti a questo modello. Le sessioni dal vivo potrebbero venire utilizzate ad integrazione per facilitare la discussione, condurre esercizi di gruppo e scambiarsi feedback.

In che modo la formazione online può integrare efficacemente l'apprendimento face-to-face e viceversa?

https://youtu.be/Kv1DGZMrPqo

4. Lavoro flessibile

Il passaggio alla didattica a distanza ha avuto un impatto anche sulla routine lavorativa. Molte persone preferiscono ora contenuti ingaggianti, brevi e rapidamente “digeribili”.

Il nostro programma formativo in episodi MyStory, ad esempio, risponde a questa esigenza. I partecipanti interagiscono con il contenuto nel modo in cui potrebbero guardare una serie Netflix, osservando e imparando mentre procedono.

La flessibilità è attraente per i partecipanti, ma non significa che tutto debba essere organizzato a distanza. Un modello di apprendimento misto permette una combinazione ottimale

La nostra esperienza con il corso "Leader of the Future", della durata di una settimana, mostra tuttavia che i professionisti sono ancora disposti a impegnarsi con programmi estesi, a patto che siano occasionali e non regolari.

5. Privacy e immagine di sé

Dopo la pandemia, le piattaforme video come Zoom sono diventate la modalità principale che utilizziamo per connetterci da remoto. Tuttavia, alcune persone non si sentono a loro agio nel condividere il proprio ambiente domestico con estranei. Esistono certamente sfondi artificiali ed effetti sfocatura, ma non sempre è sufficiente.

Le espressioni facciali e il linguaggio del corpo giocano però un ruolo chiave nell'interazione tra formatore e partecipanti. È difficile per un formatore valutare il coinvolgimento senza vedere le persone con cui sta lavorando. E la connessione umana si perde se i partecipanti non possono vedersi.

Per questo motivo i formatori hanno il compito di creare uno spazio sicuro in cui i partecipanti possano sentirsi a proprio agio nella condivisione.

Qual è l'approccio migliore per offrire ai partecipanti uno spazio sicuro di condivisione?

https://youtu.be/X9Th777lM2o

6. Scopo

La pandemia e il conseguente focus sulla tecnologia digitale hanno avuto un enorme impatto sul nostro modo di lavorare. Il remote working si è talmente diffuso che molte persone non hanno intenzione di tornare in ufficio a tempo pieno.
Inoltre, l'esperienza della pandemia ha portato ad assumere un atteggiamento più “filosofico” nei confronti del proprio lavoro. I professionisti iniziano a mettere in primo piano la soddisfazione rispetto alla retribuzione.

Le aziende possono affrontare questo problema fornendo maggiori opportunità di formazione, dando ai dipendenti la possibilità di crescere o riqualificarsi. L'opportunità di continuare a imparare è una potente strategia di fidelizzazione, nonché elemento indispensabile: le persone devono acquisire nuove competenze per stare al passo con i rapidi cambiamenti che interessano la vita lavorativa. I datori di lavoro che offrono la possibilità di mantenere le competenze fresche e pertinenti avranno un grande vantaggio rispetto a quelli che scelgono di non farlo.

In che modo le aziende possono aiutare i propri dipendenti ad assumere il controllo della loro formazione?

https://youtu.be/Ra-Tozfmb1M

Viviamo in un mondo profondamente cambiato rispetto a due anni fa. Il futuro dell’apprendimento va nella direzione di una maggiore autonomia dei partecipanti. 

È imperativo, quindi, che le aziende e i fornitori di formazione restino al passo con le ultime tendenze, in modo che le persone possano migliorare le proprie competenze in linea con le loro esigenze e la nuova configurazione della vita lavorativa.


Cegos ti aiuta a implementare progetti formativi in linea con le ultime tendenze e sviluppi. Operiamo sia a livello locale che globale. Contattaci per maggiori info.

Scritto da

Cegos

Dal 1926 il Gruppo Cegos è a fianco delle imprese, delle istituzioni, dei team e delle persone che forma, seleziona, supporta e aiuta a svilupparsi. Questo ha fatto di Cegos il leader della formazione manageriale, in Europa e nel mondo.
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